CAMAIORE. “Riteniamo che la risposta a quanto successo sia molto semplice: infatti per amministrare bene sono necessarie alcune basi fondamentali: un gruppo coeso, idee e capacità di prendere decisioni.  In questa maggioranza pensiamo che un gruppo coeso non ci sia mai stato e i fatti lo dimostrano”.

Lo scrive Fabrizio Pellegrini, W l’Italia, commentando l’addio alla giunta dato da Veronica Cortopassi, ex assessore in quota Sel alla cultura.

“Considerato che dopo solo un anno due membri dell’esecutivo, prima il consigliere delegato Marina Saba, e ora l’Assessore alla cultura Veronica Cortopassi, si sono dimessi, si stanno assottigliando le fila della maggioranza. Si è consumato, in questi ultimi giorni, uno strappo burrascoso”.

“L’assessore – scrive Pellegrini – uno dei cardini della maggioranza, si è dimesso sbattendo la porta, accusando il sindaco di scarsa trasparenza, disapprovando il modo in cui viene amministrato il nostro Comune,  l’incapacità di assumere decisioni”.
“Che all’interno della giunta non decidano mai, che cambino più volte idea e che si esprimano in un modo ma nei fatti dimostrino il contrario – dice Pellegrini – non è cosa nuova. Sono come le banderuole: cambiano idee in pochi attimi”.

Pellegrini parla quindi di una “maggioranza traballante che sta perdendo i pezzi, un conflitto interno la sta disgregando”, di una “giunta immobile che non ha realizzato nulla”, di “obiettivi dell’amministrazione poco chiari”.

“A tutto questo – conclude l’esponente camaiorese di W l’Italia – si è aggiunta la richiesta di una verifica programmatica dal PSI. Riteniamo che non sappiano neppure loro cosa vogliono fare, che stiano navigando a vista e che ci sia solamente il nulla.”

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ultimo aggiornamento: 03-05-2013


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